La crisi del debito pubblico che di fatto ha messo in ginocchio l’Italia ed altri paesi dell’Unione Europea, ha portato con se conseguenze molto negative sia per l’economia cosiddetta finanziaria sia per quella reale.
Per mettere un freno a ciò, la politica portata avanti dal Governo Monti basata sulla volontà di ripianare le casse statali attraverso rigore, tagli alla spesa pubblica ed ingente aumento del livello di tassazione, non ha fatto altro che mettere in moto un sistema per cui si sta assistendo ad un cospicuo aumento del tasso di disoccupazione ( per il 2013 le previsioni parlano dello sfondamento delle quota di tre milioni di disoccupati) e ad un effettivo stato di recessione. L’inflazione è stata valutata pari al 3,5% alla fine del mese di ottobre 2012 mentre invece il livello degli stipendi è aumentato in media su base annua soltanto dell’1,5%. Questo vuol dire che il potere di acquisto dei redditi percepiti mensilmente dagli italiani è diminuito in maniera sensibile.

Ad aggravare ulteriormente la situazione sono arrivati anche gli aumenti del costo delle utenze con le bollette più care rispetto a 12 mesi e le accise regionali sui carburanti che stanno facendo schizzare all’insù il prezzo della benzina e del gasolio. Insomma, le famiglie italiane stanno avendo sempre maggiori difficoltà nell’arrivare alla del fine mese e per questo molte delle quali sono costrette a richiedere prestiti e finanziamenti per poter andare avanti o peggio ancora a vendere un immobile di proprietà per potersi assicurare la sopravvivenza per un determinato numero di anni.

Tuttavia, una possibile soluzione alternativa, è quella di riuscire ad organizzare in mondo efficiente le proprie spese. In particolare, in ragione del momento particolarmente delicato, occorre effettuare delle scelte nette attraverso le quali delineare quali siano le spese e i costi ritenuti assolutamente necessari ed indispensabili e quali, invece, quelli che possono essere ritenuti superflui o per lo meno a cui si può fare a meno.

Una volta fatta questa fondamentale distinzione, sulla base della propria esperienza domestica e delle proprie necessità, è opportuno stilare una previsione sui costi da tenere in considerazione in vista dei mesi successivi.
Ad esempio, fissare le scadenze delle utenze il cui importo può essere previsto almeno per grosse linee, fissare l’entità in termini monetari del fabbisogno mensile da un punto di vista alimentare cercando di fare una cosiddetta spese intelligente e in base a ciò capire dove poter operare.

Ricerca i Saldi o Buoni Sconto per risparmiare nella spesa

Un consiglio abbastanza utile al fine di abbassare l’importo delle spese alimentari è quello di scegliere prodotti da acquistare tenendo in considerazione due aspetti ed ossia se il prodotto è considerato effettivamente indispensabile e se risulta essere oggetto di una offerta promozionale in atto da parte del supermercato oppure del negozio che lo vende. Quindi è cosa molto importante avere sempre un quadro abbastanza aggiornato del prezzo di un determinato prodotto al fine di valutare se l’offerta è veramente tale oppure si sia in presenza di una falsa promozione.
Ovviamente per essere sempre aggiornati sulle offerte è buona cosa prendere visione preventivamente dei volantini che ormai qualsiasi catena di genere alimentare periodicamente stampa e distribuisce al fine di informare il consumatore sui prodotti in offerta.

Altro importante consiglio per riuscire a non elevare eccessivamente l’incidenza della spesa alimentare è quello di non acquistare frutta, ortaggi, verdure e quant’altro siano fuori stagione in quanto il loro prezzo risulta essere molto alto.
Infine, una volta valutata la spesa dovuta per acquisti di genere alimentari, per le utenze domestiche ed eventuali scadenze fiscali, in base alla parte di reddito rimanete si decide se e con quali importi è possibile effettuare acquisti che in questo momento possono essere considerati superflui come capi d’abbigliamento, elettrodomestici di qualsiasi natura e quant’altro.

Articoli Simili: